martedì 20 gennaio 2009

Lettere d'autore


Fino a due settimane fa suonavo ogni giorno il violino.
Poi vennero i nuovi penseri, niente di grave, pure questioni d'affari che non vanno, e lasciai anche quello.

Oggi andai a vederlo. Approfittò del riposo per liberarsi di tutte le quattro corde, grattato a sangue. Niente di più triste che uno strumento a corde privo di corde.
Il cadavere di un animale, pur tanto triste, è più completo e vitale. E poi c'è la tristezza che le corde nuove si trovano a parecchi chilometri da qui e che bisogna andarle a prendere attraverso un mare di fango.
Mi deciderò questa sera.


Italo Svevo (lettera alla figlia,15,12,1915)

Nessun commento:

Posta un commento

Back to Top http://www.degraeve.com/favicon/favicon.ico?9583.72994399728