lunedì 27 settembre 2010

Buona settimana


  Sabato 18 settembre
   - Ieri Berlusconi è apparso in pubblico con un tutore al polso. Poveretto, da quando non c’è più Tarantini deve fare tutto da solo. - Micciché se ne va dal partito e dice di La Russa: “E’ volgare e violento. Un fascista autentico”. Il coordinatore del PdL, però, non si è lasciato intenerire. - Veltroni spiega che il suo documento vuole solo rendere il PD più aperto. Così aperto che sarebbe pieno di correnti.
   Domenica 19 settembre
   - Enrico Letta lancia un appello a Veltroni: “Dividersi adesso sarebbe una follia”. Perché non farlo una volta al governo? - A Martinsicuro fanno multe da 500 euro a chi fa troppo chiasso facendo l’amore. Che possono arrivare a 1000 se superi anche i limiti di velocità. - Napoli. Anche questa volta il sangue di San Gennaro alla fine si è sciolto. E pure il PD era lì lì.
   Lunedì 20 settembre
   - Vendola rivela che un Premier gay c’è già stato ed era della DC. Insomma, ce li aveva tutti i vizi.* - Alemanno ha nominato il Presidente Napolitano cittadino onorario di Roma. Che paraculo! Chissà adesso quanto gli farà pagare di ICI per il Quirinale... - Casini è sicuro che per governare Berlusconi non ha più i numeri. O almeno il suo, perché non lo ha ancora chiamato. (*) Ma proprio tutti tutti, se avete capito a chi faceva riferimento Vendola.
   Martedì 21 settembre
   - Unicredit. Profumo costretto a lasciare per aver aperto ai libici. E allora quell’altro, che gli ha pure regalato una motovedetta!? - E’ morta Sandra Mondani. Neanche 6 mesi di tranquillità per il povero Raimondo. - “Non sono io il Papa straniero” dichiara Walter Veltroni. “E io non sono Padre Georg!” si è affrettato a dire Fioroni.
   Mercoledì 22 settembre
   - “Walter ha sbagliato!” ha dichiarato perentorio Fassino. Piuttosto che uno del suo partito quello difenderebbe pure un mafioso! - Santoro non ha intenzione di anticipare la scaletta di “Annozero” a Masi. Perché se no poi quello si vede “i Cesaroni” su Canale 5. - Dossier sulla casa di Montecarlo. I finiani attaccano i servizi. Manca il bidet.
   Giovedì 23 settembre
   - Per la truffa dei videopoker, ieri Vittorio Emanuele è stato assolto. Ecco che cosa erano stanotte quegli spari di carabina. - In Campania è di nuovo emergenza rifiuti. Soprattutto quelli per autorizzare le intercettazioni. - Saviano ha la polmonite: salta l’incontro con Veltroni e Fini. E’ meglio che per un po’ non stia in mezzo alle correnti.
   Venerdì 24 settembre
   - Ahmadinejad chiede che il Corano sia trattato come la Bibbia. D’accordo. Basta però che non mi svegliate alle 8 di domenica mattina tentando di vendermelo. - A Napoli, i mezzi di trasporto spazzatura saranno protetti dalla polizia. Ma non le scortavano già da un pezzo, le auto blu? - La Direzione Nazionale del PD si è chiusa con l’approvazione della relazione di Bersani. La votazione si è svolta per alzata di spalle.

domenica 1 agosto 2010

Il Migliore, Il Professore e il...

Un Roberto Benigni scatenato nel corso di una serata benefica a Bolgheri, in Toscana. Intervenendo a ad uno spettacolo di beneficenza a favore della Fondazione Iris (Istituto per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei disabili psichici) presieduta dal professor Mario Guazzelli, l'attore ha detto: ""La verità è che Berlusconi vuole restare nella storia. Vuole un appellativo per sempre: Togliatti era 'Il Migliore'; Prodi era 'il Professore'; e ora Berlusconi è 'il Trombatore".
"Vedete - ha detto rivolto al pubblico - come il premier è intristito in questi giorni? Invita tutti i suoi amici a Palazzo Grazioli per mostrare le stanze: qui era tutta Carfagna, ora non c' è niente. Silvio stasera mi aveva promesso che sarebbe venuto a vedermi, ma si è fermato sul viale della Principessa", riferendosi ad un viale popolato dalle prostitute nella zona di Bolgheri.
"Mi aspettavo di trovare qui quattro pensionati sfigati, non tanta gente così il 31 luglio a Castagneto Carducci. Quattro pensionati di quelli che giocano a tresette come Verdini, Lombardi, e dell'Utri". Così l'attore si è riferito all'inchiesta sulla P3. "Quando si mette la bomba al Csm? - ha aggiunto, simulando una conversazione tra i giocatori di carte - zitto e pensa a giocare... striscia e bussa".
"Berlusconi dice che non è normale un paese dove si intercetta costantemente il capo del governo, ma la verità è che, qualunque persona sia intercettata, nel mezzo c'è sempre il presidente del Consiglio". "Le intercettazioni - ha aggiunto - c'erano anche prima, ma Ciampi e Prodi non comparivano".
Benigni ne ha anche per la sinistra. "Conosco il professor Guazzelli da tanto tempo; noi attori abbiamo sempre qualche turba. Mi ha sempre detto che avevo tutto a posto; poi gli ho detto che voto Pd e sono in cura da 20 anni". "Berlusconi - ha proseguito- si lamenta che tutti i giudici sono di sinistra, che la stampa è di sinistra... ma se fosse di sinistra anche il Pd cosa farebbe?".

Roberto Benigni da La Repubblica di oggi

martedì 27 luglio 2010

Scoppia una Granata (nel PDL)

La crisi nel Pdl in versi, quasi un rap ritmato in una rubrica del blog del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè, alla guida in Sicilia dei 'ribelli' contro i 'lealisti' del Popolo delle libertà.



«Nel Pdl è scoppiata una Granata. Come Lupi, i berluscones azzannano i finiani, ma un Bocchino al mattino e comincia il Bongiorno. Mentre gli altri stanno lì, con le facce un pò Verdini a osservare i colleghi che fan gioco, tipo battaglia navale »P3: colpito e affondato!«,esclamano a gran (porta)voce. »Ma è un imbroglio o è un Briguglio?«. Non ci si racCapezzone più. »No, non è un imbroglio, sono solo giochi, giochi eccelsi, giochi Fini».





lunedì 21 giugno 2010

La trota


La Lega di Umberto Bossi, Il Ministro Federalista dimezzato da Brancher, del Figlio rampante (Renzo ) e Consigliere regionale per omonimia (chi lo ha votato ha scritto Bossi Silla scheda Pensando al padre ) e della inesistente Padania ha celebrato Il Suo trionfo uno Pontida. Erano in 50.000, NUMERO bel Nazioni Unite. Sempre Gli stessi , NEL 2010 DOPO vent'anni , con i cappellini e le bandiere verdi Celtiche , Pratone NEL. Secessionisti , ma non troppo . Federalisti , ma mai abbastanza , Anzi semper Menone . Con Il Cuore NEL Profondo nord , MA Il Portafoglio a Roma . Tra vent'anni , un po 'piu vecchi, ma Semper Fedeli uno Brenno, Un Alberto da Giussano Berlusconi bis CON LA SUA Corte di pregiudicati SI ritroveranno entusiasti e Canuti uno calpestare l' erba . Il Nome del Partito cambierà (Cosa non vita NELLA Change ?) . Non Più Lega Nord , ma Trota Nord , POI andranno Tutti a pescare e qualcuno ANCHE uno Ciapa i Ratt .

Contributo : Blog di Beppe Grillo

domenica 20 giugno 2010

La segretaria

Tratta dalla rubrica LETTERE AL DIRETTORE del "CORRIERE DELLA SERA"

Perché sono contrario all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori



Caro Direttore,

due settimane fa ho compiuto 42 anni.La mattina del mio compleanno mi sono alzato ed ero un po' giù di morale. Sono andato a fare colazione sperando che mia moglie mi dicesse "Buon Compleanno!" e mi facesse una sorpresa dandomi un regalo. Invece mi ha detto solamente:"Buongiorno". I miei figli si sono seduti a tavola e l'unica cosa che mi hanno detto è stata: "Abbiamo bisogno di un aumento della paghetta !".

Così sono andato a lavorare ancora più depresso. Appena entrato in ufficio, però, la mia segretaria (25enne e carina) mi è venuta incontro esclamando: "Buon Compleanno!". Mi sono sentito subito meglio: per lo meno qualcuno se ne era ricordato!Ho lavorato normalmente fino a mezzogiorno quando la segretaria mi ha chiamato proponendomi di andare a mangiare insieme; ho accettato dicendole che era la proposta migliore che potesse farmi. Abbiamo scelto un ristorante molto accogliente, abbiamo mangiato con calma e poi siamo andati da un'altra parte a bere un drink. È stato tutto molto bello e mentre tornavamo in ufficio la segretaria mi ha detto: "Visto che oggi è un giorno speciale, perché anziché tornare subito al lavoro non andiamo a casa mia a rilassarci un po'?".Le ho risposto allibito che era un'ottima idea. Appena entrati nel suo appartamento, lei mi ha detto: "Se non le dispiace desidererei mettermi qualcosa di più comodo." Io le ho risposto che non c'era alcun problema... e così se ne è andata in camera sua.Dopo tre minuti ne è uscita .... con una grande torta di compleanno, seguita da mia moglie, dai miei figli e dai miei amici con i quali cantava in coro: "Tanti auguri a te, tanti auguri a te!", mentre io ero in piedi in mezzo al salotto, nudo, con addosso solo un paio di calzini corti.

Adesso mi dica:

Le sembra giusto che io non abbia la possibilità di licenziare quella testa di cazzo della mia segretaria?

mercoledì 19 maggio 2010

Ghigliottina per i Blog

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet;la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della"Casta".
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog.
Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.
Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa media company, guarda caso, è Mediaset.
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di normalizzare con leggi di repressione internet e tutto il istema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.
Non addormentiamo le nostre coscienze perché, è bene ripeterlo, dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

martedì 18 maggio 2010

Berlusconi: fiducia in picchiata

Scende ancora la fiducia in Berlusconi e nel suo governo. Il caso Scajola e la litigiosità interna alla maggioranza, uniti alle difficoltà economiche, colpiscono il premier che arriva al suo minimo storico. Il sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it dice che solo il 41% degli interpellati (3% in meno rispetto al mese scorso) dichiara di avere "molta" o "abbastanza" fiducia nel Cavaliere. La quota di coloro che nutrono "poca" o "nessuna" fiducia è arrivata al 55%; 4% sono i senza opinione. Malissimo il governo, ormai arrivato al 35% per cento di "fiduciosi", male in generale i ministri (per la prima volta, tutte le variazioni sono in negativo) e male anche i partiti: tutti, tranne l'Idv (che resta fermo) perdono il 2%.
Silvio Berlusconi ha raggiunto l'apice in termini di fiducia nell'ottobre del 2008. Diciannove mesi fa, Ipr Marketing rilevava un probante 62% del campione interpellato che si dichiarava "molto" o "abbastanza" fiducioso. Gli scettici erano appena il 36%. Da allora, la caduta è stata continua, se non verticale. Solo lo scorso dicembre, dopo l'aggressione in piazza del Duomo, il premier ha recuperato 3 punti (dal 45 al 48 per cento). Poi, dopo un mese di stasi, la fiducia nel presidente del Consiglio è scesa al 46%, al 44% e, adesso, al 41%: 21 punti persi in nemmeno due anni e 19 "guadagnati" dalla platea di chi non gli crede più.

giovedì 13 maggio 2010

Multe? Noi le paghiamo, l'Onorevole No!

So’ problemi! Gravissimi problemi di cui il Parlamento deve assolutamente occuparsi. Crisi economica? Ma no. Disoccupazione? Imprese che chiudono? Ma quando mai. Corruzione e sprechi? Acqua. Ah ecco, la privatizzazione dell’acqua? Macchè. Il vero problema della Casta sono le multe. Ma non le cartelle pazze, non le sanzioni inique ed indiscriminate per far cassa, neanche le ipoteche sulle case emesse da Equitalia per multe di lieve entità, no, quelle sono affari dei cittadini qualunque. La casta ora ha un problema più grave da risolvere, quello delle multe alle auto private dei parlamentari che circolano nel centro di Roma, nei pressi di Montecitorio. Un problema talmente grave da dover essere sollevato nientedimeno che nell’Aula della Camera dagli onorevoli colleghi del Pdl Consolo, Carlucci e Di Virgilio. Ha detto Consolo: “Ogni giorno a noi parlamentari vengono inviate notifiche di violazioni del codice della strada. Noi parlamentari siamo provvisti di un contrassegno con la 'X' per l'accesso nella Ztl”. Per questo ha chiesto alla presidenza della Camera di farsi portavoce presso il Comune di Roma “del disagio dei parlamentari, visto che vanno alla Camera per lavorare e non per bighellonare”. Una denuncia coraggiosa, chissà che non gli serva l’auto blu ora, se non addirittura la scorta … E’ un piccolo episodio, certo, magari anche in parte giustificato dal fastidio di dover far provvedere ai propri uffici alla noiosa pratica di dover provvedere ai ricorsi, ma è l’indicatore di quanto questa politica sia lontana dagli interessi dei cittadini. E dà la misura di come questo governo e questa maggioranza abbiano svilito il ruolo del Parlamento, ridotto a notificare le decisioni dell’esecutivo. Un aneddoto rivelatore, dunque, di problemi ben più gravi.Una domanda sorge spontanea: Perché coloro hanno sollevato il caso non prendono il tram, l’autobus, la metro, magari il taxi come fanno ogni giorno milioni di persone e così evitano il fastidio di dover far ricorsi ogni giorno?

Da un contributo di Massimo Donadi, parlamentare IDV

venerdì 30 aprile 2010

C'è una casetta, amor, nascosta in mezzo ai...fori (romani)




Fatti. E non, come dice il ministro Scajola, «inspiegabile gogna mediatica da cui non mi lascerò intimorire». Un’evasione fiscale documentata da ottanta assegni circolari, tutti già acquisiti in copia dagli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, per un totale di 900 mila euro. Si tratta di un illecito amministrativo, non penale, è il ministro non è, al momento, indagato. Di sicuro, però, è qualcosa di politicamente assai scorretto che in altri paesi avrebbe già fatto scattare le dimissioni. Per almeno altri due motivi, oltre il “dettaglio” dell’evasione fiscale. Il primo: la consegna di quegli assegni circolari utilizzati per acquistare un magnifico appartamento di nove vani e mezzo con vista sui Fori Imperiali e il Colosseo è avvenuta «alla presenza dello stesso ministro negli uffici di via della Mercede in una sala riunioni penso nella disponibilità dello stesso ministro» racconta a verbale Barbara P., una delle due venditrici dell’immobile. Il secondo: gli assegni consegnati dal ministro provengono dal conto corrente di un professionista – l’architetto Angelo Zampolini – legato agli affari della cricca dei grandi appalti (il costruttore Anemone e i grand commis Balducci, Della Giovanpaola e De Santis, tutti in carcere per corruzione dal 10 febbraio) - e su cui pende una richiesta di arresto con l’accusa di riciclaggio «delle somme oggetto della corruzione» da parte della procura di Perugia.

Contributo foto e testo: L'Unità.

venerdì 23 aprile 2010

Vetrate


Con l'aria che tira nella Chiesa non sarebbe il caso di cambiare la vetrata?

sabato 13 marzo 2010

Voce d'autore

Scritto di Elsa Morante, e non è consolatorio:

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

Dal Web

lunedì 8 marzo 2010

Buon Cristiano

Un ateo stava facendo una passeggiata nella foresta.
"Che alberi maestosi! Che fiumi impetuosi! Che bei animali!" si diceva.
Mentre camminava lungo il fiume sentì un movimento tra i cespugli dietro di sè. Si voltò per dare un'occhiata e vide un orso di 3 metri che lo caricava. Si mise a correre più velocemente che poteva su per il sentiero. Guardò sopra la sua spalla e vedeva che l'orso si avvicinava sempre più. Guardò ancora e vide che l'orso era sempre più vicino. Il suo cuore pompava freneticamente e cercava di correre ancora più veloce. Inciampò e cadde a terra. Rotolò per cercare di tirarsi su ma vide che l'orso era proprio sopra di lui, avendolo raggiunto con la sua zampa sinistra e alzando la destra per colpirlo.
In quell'istante l'ateo gridò: "Mio Dio!"
Il tempo si fermò. L'orso si congelò. La foresta era silenziosa. Mentre una luce abbagliante brillava sull'uomo, una voce venne fuori dal cielo:
"Hai negato la mia esistenza per tutti questi anni, insegnato ad altri che non esisto e addirittura attribuito il creato ad un incidente cosmico. Ti aspetti che ti aiuti in questa circostanza? Devo considerarti un credente?"
L'ateo guardo diritto verso la luce: "Sarebbe ipocrita da parte mia chiederti all'improvviso di considerarmi cristiano ora, ma forse puoi rendere cristiano l'ORSO?"
"Molto bene", rispose la voce.
La luce se ne andò. I suoni della foresta ricominciarono. L'orso abbassò la sua zampa destra, accostò insieme entrambe le zampe, abbassò il capo e disse:
"Signore, benedici questo cibo che sto per ricevere e per il quale sono molto grato."

Contributo: Mik.

mercoledì 3 marzo 2010

NO bavaglio all'informazione


Mai arrivare in ritardo

Il parroco di un piccolo paese festeggia il suo 25° anno di sacerdozio.Inizia il suo discorso : "Cari compaesani, è molto difficile per un parroco tenere un discorso che non sia di fede. Ci sono diversi aneddoti che potrei raccontarvi, ma sapete anche voi che c'è il segreto confessionale.Voglio solo narrarvi che, quando sono arrivato nella vostra comunità, subito mi sono domandato dove fossi finito. Infatti, già alla mia prima confessione, arrivò un tizio che mi confessò di aver tradito la moglie prima con la cognata, poi con la nipote e di avere trasmesso ad entrambe una malattia venerea che si era preso o dalla sua segretaria o forse da un suo amico con cui aveva regolarmente dei rapporti essendo egli un bisex. Insomma...sposato con regolari rapporti extraconiugali con parenti, segretaria ed amico!!! Al ché mi sono preoccupato... e mi sono chiesto: se il buongiorno si vede dal mattino, chissà il resto della comunità! Ma alla fine, in tutti questi anni, ho capito che il vostro paese non è poi così male e che, anzi, questa prima confessione alla fine è poi stata la sola eccezione."
Il discorso termina con un applauso e tutti si girano intorno per cercare il Sindaco che avrebbe dovuto concludere la cerimonia, ma il Sindaco non c'è!
Aspetta, aspetta, dopo circa 20 minuti ecco che arriva; si scusa per il ritardo dovuto ad altri impegni, sale sul podio e inizia il suo discorso: "Ricordo benissimo quando arrivò il nostro parroco poiché proprio quel giorno io ho avuto l'onore di essere il primo che lui ha confessato....."

MAI ARRIVARE IN RITARDO!!!

martedì 23 febbraio 2010

Riciclaggio: Arrestate 56 persone

I 56 mandati d’arresto per riciclaggio contro manager e un senatore Pdl (Di Girolamo) confermano la probabilità di un terremoto politico imminente.Silvio Scaglia, il manager indagato, viene ritenuto uno degli uomini più ricchi d'Italia. Co-fondatore di Fastweb dopo aver guidato Omnitel, deve la sua fortuna alla cessione del pacchetto del 18,75% di Fastweb alla svizzera Swisscom, nel 2007, a 47 euro per azione. Sempre Fastweb, adesso, lo ha messo nei guai, con il mandato d'arresto recapitatogli dalla procura di Roma al termine di una lunga, lunghissima inchiesta sulle frodi Iva realizzate sul traffico telefonico internazionale.

mercoledì 17 febbraio 2010

lunedì 15 febbraio 2010

"Signor Berlusconi, basta battutacce"


In nome delle belle ragazze albanesi "Signor Berlusconi, basta battutacce"

Elvira Dones

Dalla scrittrice albanese Elvira Dones riceviamo questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". Durante il recente incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

"Egregio Signor Presidente del Consiglio,

le scrivo su un giornale (La Repubblica) che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel
puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.

In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

* Elvira Dones, scrittrice-giornalista.
Nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere albanesi e inglesi all?Università di Tirana. Emigrata dal suo Paese prima della caduta del Muro di Berlino, dal 1988 al 2004 ha vissuto e lavorato in Svizzera. Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove alla narrativa alterna il lavoro di giornalista e sceneggiatrice.

giovedì 11 febbraio 2010

Bilancio di un' epoca

Latte, burro e uova

1969 :
Vai a prendere il latte dal lattaio, che ti saluta, con in mano il bidone in alluminio; prendi il burro fatto con latte di mucca, tagliato a panetti. Poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in un vaso di vetro. Paghi con il sorriso della lattaia ed esci sotto il sole splendente. Il tutto ha richiesto 10 minuti di tempo.

2010 :
Prendi un carrello del cavolo, che ha una ruota bloccata, che lo fa andare in tutti i sensi salvo in quello che tu vorresti, passi per la porta che dovrebbe girare, ma che è bloccata perché un cretino l'ha spinta; poi cerchi il settore latticini, dove normalmente ti ghiacci e cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza....
Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato, nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la data di scadenza ed i componenti.... Lasciamo perdere!
Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e, accidenti!!! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo!
Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un articolo in promozione che non ha il codice....
allora aspetti e aspetti.... Poi sempre con questo carrello del cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la trovi perché hai dimenticato il numero della corsia....
Infine, dopo aver caricato l'auto, bisogna riportare l'arnese rotto e solo in quel momento ti accorgi che è impossibile recuperare la moneta.... Torni alla tua auto sotto la pioggia che è raddoppiata nel frattempo....
E' più di un'ora che sei uscito.


Fare un viaggio in aereo
1969 :
Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.
2010 :
Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura, che ti hanno fatto togliere in dogana per passare il controllo.
Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po' forte dai una botta con il gomito allo schienale del vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono stratosferici.


Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1969 :
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.

2010 :
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato.
Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.

Disciplina scolastica

1969 :
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.
2010 :
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof!

Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.
1969 :
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince.
I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.
2010 :
La scuola chiude.
Il TG1 denuncia la violenza scolastica.
Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.
Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita.

1969 :
Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all'università e diventa una bravo professionista.

2010 :
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.

Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo.

1969 :
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010 :
La prof è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, si becca 3 anni di prigione con la condizionale.
Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La prof disoccupata p interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.
Arriva il 25 ottobre.

1969 :
Non succede nulla.
2010 :
E' il giorno del cambio dell'ora legale: le persone soffrono d'insonnia e di depressione.

La fine delle vacanze.

1969 :
Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte trainata da una Fiat 125, le vacanze terminano.
Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.

2010 :
Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai "buoni vacanze" ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore di attesa all'aeroporto, seguite da 12 ore di volo.
Al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.
Come si dice: viviamo in un'epoca davvero formidabile!

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sabato 6 febbraio 2010

Chaos Economy: Il debito pubblico e i PIGS


Un cordiale saluto a tutti i lettori del blog, sono Eugenio Benetazzo, operatore di Borsa indipendente e saggista economico, tenteremo di fare un quadro il più possibile esaustivo sullo scenario economico e macroeconomico che attende il nostro Paese. Conosciamo tutti quello che è accaduto negli ultimi 18 mesi con fenomenali interventi da parte degli Stati occidentali per supportare le loro economie, ormai a distanza di tempo possiamo renderci conto di come niente è cambiato, semplicemente sono stati spostati in avanti i problemi che sussistevano 12/18 mesi fa, nella fattispecie i debiti non si sono polverizzati, i debiti non sono stati coperti, sono stati semplicemente trasferiti dal sistema bancario o dai debiti che avevano determinati gruppi di aziende, al debito che ora sono stati caricati sulla testa delle relative comunità, quindi gli Stati.
Se facciamo una disamina per il nostro Paese, ci rendiamo conto che il debito pubblico italiano ormai ha raggiunto l’ammontare particolarmente gravoso di oltre 1.800 miliardi di euro che rapportati al Pil, a fronte anche della caduta che è avvenuta nel 2009, portano il debito in percentuale sul Pil oltre il 120%, questa comincia a diventare una variabile macroeconomica particolarmente preoccupante, perché se prendiamo in considerazione quello che è accaduto sempre in Europa, neanche un mese fa con il capo della Grecia che ha subito un downgrade del proprio debito pubblico cominciamo a paventare scenari tutt’altro che confortanti. La Grecia in sé ha una dimensione in Europa modesta, non può preoccupare il fatto che un Paese di quella dimensione possa andare in default, questo cambia però se cominciamo a affiancare i cosiddetti PIGS, i Paesi che hanno uno scenario macroeconomico simile alla Grecia, PIGS è un acronimo che sta per Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, che hanno subito un aumento consistente del proprio indebitamento, proprio per supportare la loro economia nell’ultimo anno.
Molto spesso sentiamo parlare di raffronti con il passato, specie con il caso Argentina che dista 10 anni dall’attuale presente, però comincia a avere analogie con il nostro scenario e possibili conseguenze negative per il nostro Paese, che per l’Europa stessa. Il debito argentino quando andò in default aveva un rapporto con il Pil del 138%, noi ormai siamo oltre il 120%, quindi cominciamo ad avvicinarci… Oltre alla problematica legata al debito argentino, non dimentichiamo le preoccupazioni legate allo scenario argentino, non del debito, ma della sudamericanizzazione di un determinato Stato,la sudamericanizzazione è un termine che concepisce un sostanziale diffuso, progressivo impoverimento della maggior parte della popolazione, con un arricchimento spaventoso di una piccolissima parte, ed è quello che lentamente a cui stiamo andando anche noi italiani, nel tempo, un sistematico aumento del ricorso all’indebitamento e dall’altra parte di un crollo vertiginoso della capacità di risparmio.
La domanda più importante che ci dobbiamo fare è, per certi versi ci emerge da un’analisi delle cronache finanziarie italiane come nei prossimi tre mesi verrà tamponato il deficit di circa 37 miliardi di Euro che manca all’appello, 37 miliardi di euro, una cifra abbastanza plausibile a fronte della diminuzione di fatturati industriali che si sono venuti a creare nei precedenti trimestri, fatturati industriali che a cascata hanno generato un crollo del gettito fiscale. Il gettito fiscale è incapace di coprire, in maniera consistente le spese per la gestione corrente del Paese, vi è di più, ci sono svariati analisti indipendenti che cominciano a paventare una possibilità di prelievo coatto stile 1991 con il Governo Amato in cui, se qualcuno si ricorda, venne prelevato il 6 per mille sulle giacenze bancarie a vista. Se contabilizziamo a quanto ammonta la massa di risparmio in mano agli italiani, sottoforma di attività finanziaria, arriviamo abbondantemente a un valore superiore a 2.500 miliardi di euro, andiamo a calcolare un 1%, un 2% e potremmo raggiungere i 40, 50 miliardi di euro che mancano all’appello, non sono parole mie, sono recenti esternazioni dell’attuale governo.
Il Paese dal punto di vista finanziario è oppresso da 82 miliardi di euro di interessi (annui, ndr), di oneri sul debito, un debito pregresso costituito di due parti: 2/3 a medio – lungo termine, 1/3 a breve termine, se andiamo a vedere chi detiene il debito,
ci rendiamo conto che il 50% del debito è in mano agli italiani, banche, fondi pensioni, fondi comuni di investimento etc., e il restante 50% agli investitori esteri. Questo fa presumere come difficilmente potrebbero verificarsi per il caso italiano, fenomeni di default finanziario perché se qualcuno volesse ricalcare l’Argentina, quest’ultima aveva una dinamica tutta sua, legata a una particolare detenzione in percentuale del debito pubblico, nella fattispecie il 90% del debito argentino era in mano a investitori esteri e questo consentì quella dichiarazione di default, proprio per evitare ripercussioni all’interno del Paese.

Quello che stiamo pagando adesso, in termini di diminuzione della produttività industriale, non è altro che l'effetto collaterale di scelte industriali assolutamente scellerate, in Italia quanto la destra, quanto la sinistra, passando per il centro, hanno abbracciato la scelta della progressiva deindustrializzazione, aiutando imprenditori e grandi industriali a chiudere gli stabilimenti d’Italia e aprirli altrove, fuori frontiera, o addirittura fuori Comunità Europea, consentendo il famoso "ponte commerciale" che conosciamo tutti che crea sperequazioni economiche, arricchendo i soggetti che riescono ad attuare questo tipo di trasformazioni, cosiddette industriali e chi invece le subisce. Non abbiamo avuto una forza politica per non chiamarla farsa politica, che si sia fatta portavoce della difesa di quelli che sono i reali punti di forza del nostro Paese, il Made in Italy, il turismo e i distretti industriali che rappresentano il vanto del nostro Paese ovunque in tutto il mondo. Vi è recentemente un fenomeno economico che rappresenta la capacità di altri Paesi di clonare, copiare sfruttando la consonanza vocale determinati prodotti tipici italiani, andandoli a ricreare dove non sono oggetto Doc o Dop, per esempio il formaggio Asiago fatto nello Stato del Wisconsin, oppure il Limonciello (con la i) realizzato in Cina. Se qualcuno pensa che nei prossimi anni potremo essere in grado di riprendere la competitività che caratterizzava 10 anni fa la maggior parte delle aziende italiane, sfruttando i benefici della svalutazione sul tasso di cambio, ahimè temo che siamo veramente molto distanti.
Nello specifico abbiamo un crollo della produttività industriale che ci porta oltre 20 anni indietro, sono posti di lavoro che non saranno mai più recuperabili, chi pensa di clonare il modello inglese puntando sui servizi o sul terziario avanzato, purtroppo non ha capito bene quello che è accaduto in Inghilterra, un Paese che ha ancora, più di 20 anni fa, scelto il modello cosiddetto tatcheriano volto alla svendita dei gangli vitali dello Stato, privatizzando all’inverosimile tutto e adesso a distanza di tempo l’Inghilterra piange quelle scelte politiche scellerate, continuano a parlarci che l’anno prossimo ci sarà una ripresa, se nel 2009 abbiamo perduto 6 punti percentuali di Pil e per il 2010 si ostenta una ripresa con un + 0,10, + 0,20% di Pil, più che una ripresa secondo me, questa è una grande presa per il culo!

Grazie a tutti, buon proseguimento e alla prossima!
Eugenio Benetazzo per il blog di Beppe Grillo
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