giovedì 19 febbraio 2009

Sognando l'estate


“Era estate, l’estate era calda, avvampante nella grande città e quando percorrevo in bicicletta il viale asfaltato sotto gli alberi, un senso di repulsione e d’amore insieme mi contraevano il cuore per ogni strada, per ogni casa di quella città, e nascevano ricordi di varia natura, scottanti come il sole, mentre fuggivo scampanellando”.


Natalia Ginzburg – Estate.

venerdì 13 febbraio 2009

I due violinisti!


Due concertisti, uno milanese e l'altro napoletano, si incontrano nellasala da te' di un noto ristorante di Roma.

Il milanese racconta:- Ieri sera ho tenuto un concerto alla Scala; appena ho finito disuonare l'ultima nota... lanci di fiori sul palco, applausi,standingovation.Quello che mi ha fatto piu' piacere e' che il sindaco Moratti e' salita sul palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto: 'Complimenti, Lei ci hacommosso! Persino la Madonnina ha pianto!

'Il napoletano risponde:- Anch'io ho tenuto un concerto ieri sera nella Chiesa del Gesu' Nuovo..Appena ho finito di suonare l'ultima nota... lanci di fiori, applausi,standing ovation. Ma quello che mi ha stupito e' che si e' aperta laporta in fondo ed e' entrato Gesu', e' salito sul palco, mi ha strettola mano e ha detto: 'Complimenti! Tu si' ca suone bbuono, no comme a chillu strunz 'e milanese c'ha fatto chiagnere a mamma'!

lunedì 9 febbraio 2009

ADSL: Aiuto, Dio Salvi (la mia) Linea



Ho contribuito alla raccolta delle firme, nel 2007, quando Agerola faceva parte di quel misero 5% dei comuni italiani senza copertura ADSL, ho informato i politici, ho esultato quando mi ha telefonato il 187 chiedendomi se mi interessava l'attivazione. Ho gridato un "Siii!!!" che la centralinista si è spaventata, mia moglie ha cercato la scatola dei tranquillanti, mia figlia ha creduto che si andava in vacanza, mio figlio, imperturbabile, ha semplicemente alzato il volume dei cartoni animati. Ma non possiamo andare in vacanza, perchè è Venerdì 22 Gennaio. Sono il proprietario di una tabaccheria, faccio le ricariche ai cellulari attraverso un POS, raccolgo scommesse sportive e giocate al lotto, anche queste per via telefonica. Uso internet per i fatti miei e per altri servizi offerti dalla mia attività commerciale. Per farvi capire, ADSL è una linea telefonica superveloce, (Asymmetric Digital Subscriber Line) 12 volte più veloce della linea telefonica tradizionale (640 Kilobit per secondo contro i 56 Kilobit di una linea telefonica tradizionale); è come se voi doveste recarvi in città con un automezzo: ci andate in groppa a un somaro se non avete l'ADSL, ci andate su una Ferrari Testarossa se ce l'avete, e non trovate neanche un semaforo rosso. Le farmacie scaricano quotidianamente i dati in 1/12 del tempo normale. I giovani possono scaricare da internet musica, video, e-mail del peso superiore a 1 Mega. Questo è l'ADSL: la Telecom è obbligata, per contratto con il governo italiano, a coprire a sue spese tutto il territorio nazionale, poi il cittadino può scegliere se rimanere con Telecom o scegliere un'altra compagnia telefonica. Dunque Dunque, è Venerdì 22 Gennaio: il proverbio dice che di Venerdi non ci si sposa e non si parte, ma i contratti con le compagnie telefoniche si possono fare. Dico all'operatrice che voglio 2 contratti, uno per casa mia e un altro per la mia attività commerciale e lei mi risponde "mi dispiace signore, ma noi siamo il 187 e trattiamo solo utenze private; per il suo negozio dovrà telefonare al 191, ma domani però, perchè adesso è tardi". Ottimo, l'indomani vado in negozio e, mentre sbrigo due faccende entra un mio cliente abituale che mi dice: "Senti Sabatì, io faccio i contratti 'ADSL per conto della Telecom e ci guadagno una percentuale. Per te è lo stesso - mi spiega - perchè tu paghi gli stessi soldi in tutti e due i casi: se lo fai con me adesso o se chiami il 191". A me sta benissimo: il mio cliente mi darà una prova scritta del contratto, una prova impugnabile al contrario di un astratto, impalpabile colloquio telefonico. Per lo più, il mio e gli altri contratti saranno consegnati direttamente alla Telecom da questo giovane venditore, e presumo che il tempo di attesa sarà ridotto. “Vuoi un computer nuovo, Sabatì? Devi sapere che la Telecom vende anche i computer. Ci penso un attimo ma dico NO. – “Guarda che lo paghi a rate, sulla bolletta del telefono - NO - Vuoi un cellulare nuovo? - NO - Vuoi un videotelefono? - NO. Vuoi un notebook? - NO - Vuoi la linea ADSL? - NO, cioè…oops, SI, certo che la voglio, e mettimi pure un numero telefonico aggiuntivo, che costa 1 euro e cinquanta centesimi al mese, crepi l'avarizia! Arriviamo a martedì 26 gennaio. Come tutti i giorni dell'anno apro il negozio alle 8.30 e chiudo alla 13.00. Poi riapro alle 15.00 e chiudo alle 20.30. Chi è che bussa alle 13.20 mentre siamo a tavola e ci pregustiamo tutti un relax? La Telecom, naturalmente. Non proprio la Telecom, ma una ditta incaricata di consegnare il modem a tutti quanti hanno fatto richiesta dell'ADSL. Facciamo entrare questo "postino" educatissimo, un aplomb degno dell'Ambrogio dei Ferrero Rocher e lo vediamo aprire la scatola e tirare fuori quest'oggetto sconosciuto con gesti solenni, ammirevoli. "Vi avverto, signori - dice il postino - che nulla dovete pagare alla consegna di questo modem, perchè vi è stato fornito dalla Telecom in comodato d'uso". Va bene. "e che nulla dovrete pagare se in seguito si presenterà da voi qualcun altro per la consegna di un apparecchio come questo o simile a questo". Si, abbiamo capito, grazie. "... ma se voi adesso mi date una mazzetta, io l'accetterò come simbolo della vostra benevolenza, me ne andrò e vi farò gli auguri per una buona navigazione in ADSL". Gli diamo 5 euro, anzi gliene diamo 10, perchè stiamo attraversando l'ultima frontiera della scienza e della tecnica. Lo lasciamo uscire di casa da solo mentre noi guardiamo il modem come i bambini del Biafra guarderebbero una porchetta che gira sullo spiedo. Mercoledì 27 Gennaio arriva l'sms della Telecom che ci dice che la connessione è attiva. E' fantastica, inutile dirlo. Ora devo pensare solo all'attivazione nel mio negozio. Sono fortunato ad incontrare il capo dei Servizi Tecnici Telecom per Agerola e Pimonte. "Sai - gli dico - ho fatto richiesta dell'ADSL e spero che arriverà quanto prima". "Hai fatto bene, ma prima devi telefonare al 191 e chiedere la trasformazione della tua linea da ISDN in RTG". "Scusa - gli rispondo - ma facendo così avrò problemi con la mia linea attuale fino al momento dell'ADSL". "No, è importante, se non fai questo il tecnico non potrà lavorarci, andrà a finire che la tua pratica andrà indietro e chissà quanto tempo potrà passare". Va bene, figuriamoci. Domani chiamo il 191 e mi sbrigo, perchè sono passati 10 giorni e stai a vedere che... non voglio pensarci. "Pronto? Il 191? Vorrei chiedere la trasformazione da ISDN a RTG" E perchè? "Perchè ho fatto richiesta dell'ADSL" "Vediamo...non è possibile" Come? "perchè la sua zona geografica non è coperta dall'ADSL". Tento di spiegare che tengo l'ADSL a casa mia, giusto al piano di sopra, ma cade la linea. Non voglio più ritelefonare, avrò acchiappato un operatore incapace e non voglio aspettare altri 15 minuti per parlare con un altro. Passano i giorni, sale la mia ansia, aumentano le occhiatacce in famiglia per chi deve usare il computer "speciale". Giovedì 5 Febbraio chiamo di nuovo il 191 "Vorrei chiedere la trasformazione..." "La sua pratica è stata annullata" Perché? "Vedo che lei prima ha fatto richiesta per l'ADSL e poi ha fatto la disdetta". Ma tengo un contratto firmato in tasca, chi ha firmato la disdetta? "Signore, queste richieste effettuate per telefono non si firmano, le è chiaro?". Siamo a Lunedì 9 Febbraio 2009, sono passati 18 giorni dalla mia firma per l'attivazione e non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte di Telecom. Soprattutto: chi ha fatto la disdetta al posto mio? E chi gli ha ordinato di farla? Chiamo il mio giovane cliente, la persona che mi ha fatto firmare il contratto, mi dice che ci sono stati problemi... "organizzativi". Quando mi sarà attivato l'ADSL pagherò meno della metà della mia bolletta attuale e in pratica, ogni giorno che passa rappresenta per me una perdita consistente di denaro, ma quando pago la bolletta con 1 o due giorni di ritardo mi ritrovo una multa sulla bolletta successiva. “Quando ti trovi in un tunnel e non riesci a trovare una via d’uscita…arredalo!” (Loredana Sarrica).

Contributo di Cuomo Sabato (Sicuramente agerolese buon amico tabaccaio ostinato).

DAI PESO AL PESO


Dai Peso al Peso:

Più morti delle guerre in Iraq e Afghanistan messe insieme, quelle causate dall’obesità.
Da queste cifre allarmanti nasce l’iniziativa “Dai peso al peso”, promossa dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con Coop e Acaya e sponsorizzata da società, come B&C-ricerche di marketing, da sempre sensibili ai temi legati alla qualità della vita.
Il progetto, itinerante per i centri Ipercoop di molte città italiane dal 13 febbraio al 13 giugno, offre a tutte le persone in soprappeso un check-up gratuito.
E’ stato istituito un numero verde, gestito dalla società-sponsor B&C, per ricevere maggiori informazioni sull’iniziativa e sulle modalità di prenotazione del check-up: 800928892.

sabato 7 febbraio 2009

Il Timoniere napoletano.



“Sono io il timoniere di questa nave!” gridò il vecchio napoletano.
“Tu? Un bolscevico al comando di una nave democratica?” replicò un omuncolo incravattato dall’accento longobardo, passandosi una mano tra i rilucenti capelli bitumati.
Nella notte senza luna, dove una giovane donna tentava di passare ad un’altra vita ben più luminosa di quella fin qui trascorsa, era rimasto al timone mentre il mare tempestoso sbatteva la nave in tutte le direzioni. E, adesso, era venuto quel nanetto che voleva condurre lui la nave, arenarla chissà dove. Ma il timoniere non cedeva facilmente e, così, il longobardo gli puntò un’asta appuntita, che in gergo si chiamava decreto, contro il petto. Il colpo fu così devastante che il vecchio cadde a terra ma ebbe ancora la forza di aggrapparsi ai raggi del timone.
Ma il longobardo riuscì comunque a prendere il comando della nave puntando la prua in direzione delle sponde di un piccolo Stato che batteva bandiera gialla con la tiara al centro.
Riordinate, seppur con lentezza, le idee, il timoniere corse al boccaporto che dava alla sala dell’equipaggio e gridò: “Presto, marinai, compagni, venite presto! Un pirata mi ha strappato dalle mani il timone della nave e ora la porta nella terra delle repressioni!
Quelle figure umane barcollanti dalla fatica del vivere salirono lentamente fino a raggiungere la tolda, da tutti chiamata Quirinale, dove li aspettava il napoletano.
“Non sono forse io il timoniere di questa sgangherata nave?”, disse a voce alta affinché tutti potessero ascoltare le sue parole.
Loro annuirono ma avevano occhi solo per il longobardo, attorno al quale si sistemarono in semicerchio e quando lui disse ruvidamente.”Mi consentano lor signori” essi si sparpagliarono. Passarono accanto al timoniere ad occhi bassi, allargando le braccia in segno di resa.
“Che gente è mai questa?” disse tra se il vecchio condottiere. “Chissà se pensano o se invece si limitano soltanto a strascicare i piedi sulla terra!”

I fatti narrati sono frutto della… realtà.
Frator
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